Politica Locale

Un progetto civico per le ex piscine di Lainate

La proposta del Partito Democratico di Lainate

In questo articolo pubblichiamo integralmente la proposta che il Commissario Antonio Zavaglia ha inoltrato al presidente a a tutti i commissari della Commissione istruzione, cultura, sport, spettacoli e tempo libero nel febbraio 2020.

Visto il perdurante stato di degrado e l’assenza di un vero dibattito pubblico sulla destinazione dell’area, intendiamo rilanciare la nostra proposta.

Premessa

L’area delle ex piscine di via Montegrappa versa in una situazione di abbandono e di progressivo degrado ben visibile anche esteriormente a chi percorra la ciclopedonale che congiunge la periferia a nord-est di Lainate al Centro commerciale ad Arese (finestre divelte, erbacce che assomigliano sempre più a una vegetazione tropicale, etc.).
L’amministrazione comunale di Lainate è cosciente di tutto ciò, tant’è che, seppur genericamente, ha inserito tra i suoi obiettivi programmatici la progettazione e programmazione entro il 2021 delle destinazioni e delle funzioni del sito (Lainate Notizie, pag. 4, dicembre 2019).

Cosa fare dunque, considerando che una rifunzionalizzazione complessiva dell’area, che includa anche una progettazione del verde e degli spazi esterni, richiede investimenti cospicui? E quali attività promuovere?

E’ già trascorso più di un anno e mezzo del tempo che l’amministrazione si è data per progettare e programmare, ad oggi non è ancora stato condiviso e discusso nulla.

Auspicando che la progettazione e programmazione sulla destinazione di un’area rilevante per la città siano fatte in modo partecipato con tutte le parti sociali e la cittadinanza, riteniamo sia arrivato il momento di dicuterne.

La galassia giovanile

Al momento non abbiamo indicazioni precise sulle scelte dell’amministrazione comunale. Rumors di palazzo indicherebbero una generica destinazione culturale rivolta ai giovani. Se confermata, appare una scelta lungimirante.

Ci dobbiamo infatti chiedere cosa facciamo per i giovani e che mondo lasceremo loro, oltre a un mostruoso debito pubblico che saranno chiamati a onorare. La senescente società italiana non è capace di fornire loro adeguate prospettive di vita e di lavoro, costringendo le nuove generazioni ad un precariato prolungato e sottopagato o ad emigrare alla ricerca di un ambiente lavorativo capace di utilizzare le loro conoscenze e valorizzare le loro competenze e creatività.

E’ forte l’impressione che abbiamo perso confini e riferimenti. L’esperienza individuale e le relazioni sociali sono segnate da strutture che si vanno decomponendo e ricomponendo rapidamente, in modo vacillante e incerto. In questa situazione disillusione e senso d’impotenza accentuano la solitudine, una debolezza che il marketing ha saputo capitalizzare fin dai tempi del walkman, lanciato sul mercato con lo slogan “mai più soli”. Da lì è stata una corsa inarrestabile a proporre surrogati della collettività e della famiglia.   

Tutto questo avviene in una fase di cambiamenti sempre più veloci, dominati da un mercato del lavoro che porterà alla scomparsa di decine e decine di lavori, specialmente nei ruoli amministrativi e manuali (apprendiamo, tra l’altro, che il 65% degli studenti attuali svolgerà in futuro lavori che oggi ancora non esistono).

Mentre tutto questo accade, il dibattito nazionale dovrebbe porre una maggiore attenzione alle tematiche giovanili, piuttosto che incancrenirsi su quelle pensionistiche, certamente importanti ma probabilmente meno strategiche per il futuro del paese. Perché la povertà è soprattutto giovanile ed è fortemente aumentata tra i minori di 17 anni, soprattutto in famiglie numerose e in larga parte formate da stranieri (Ferruccio de Bortoli, L’Economia del Corriere della Sera, 3 febbraio 2020).

Alla povertà economica si accompagna una povertà educativa e come da anni ci spiegano gli ecomomisti investire in formazione, istruzione, cultura e ricerca è il miglior modo per crescere.

Una proposta di welfare culturale

Una recente ricerca dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro finalizzata a individuare le previsioni di assunzione delle imprese italiane per i prossimi 5 anni ci svela qualcosa di nuovo. In breve: la cultura, formazione e patrimonio artistico (Education & Training, Turismo e industria culturale) necessiteranno di 455 mila nuove unità. Si tratta di un dato sostanzialmente pari a quello dell’economia circolare e quasi il doppio di quello relativo alla rivoluzione digitale (Big Data, intelligenza artificiale, internet delle cose).

In relazione al tema del recupero delle ex piscine, è interessante evidenziare l’importanza strategica rivestita dal settore culturale, il cui rilievo è quasi doppio rispetto a quello informatico, comunemente percepito come il “settore del futuro”.

E’ un dato apparentemente “strano”, che è lì a indicarci come l’arte e la cultura, considerate per lungo tempo un aspetto residuale dell’uomo, riservato tuttalpiù a frange minoritarie della società, cominciano a essere riscoperte come elemento non secondario dei bisogni dell’uomo e delle comunità.

Bisogna probabilmente ripensare lo stesso concetto di welfare, non limitandolo agli interventi di mitigazione del disagio sociale e delle diseguaglianze, ma individuando nella cultura e nella formazione culturale lo strumento di una nuova articolazione di intervento sociale, l’unico probabilmente capace di attivare processi di crescita individuale e collettiva.

Declinare culturalmente il welfare, specialmente nella realtà multipolare di Lainate, significa favorire e privilegiare la partecipazione. Il senso di ogni intervento di welfare culturale è infatti nella capacità di mettere in comunicazione tra di loro realtà e territori diversi, eliminando qualunque forma di esclusione sociale.

E’ necessario in tal senso dotare i cittadini lainatesi e particolarmente i giovani di una infrastruttura culturale dove poter stare insieme sviluppando i loro interessi culturali e creativi negli ambiti della musica, del teatro, del cinema, della fotografia e, perché no? della creazione artistica.

Questo “luogo dell’arte e della creatività” potrebbero essere le ex piscine. Il loro recupero e la destinazione pubblica possono, se adeguatamente comunicati, diventare un progetto civico che coinvolga istituzioni, imprenditori e singoli cittadini in un impegno culturale collettivo di forte impatto anche simbolico.    

In Italia non abbiamo grandi esempi in tal senso, né qualcosa che assomigli ai Kunstvereine tedeschi, sorti agli inizi dell’Ottocento per l’esigenza culturale di una borghesia emergente che avrebbe spinto appassionati d’arte, uomini di cultura e artisti a riunirsi in associazioni con lo scopo di propagare la conoscenza artistica.

Kölnischer Kunstverein - Wikipedia

Da allora, sarebbero divenuti motori fondamentali dello sviluppo di un interesse nei confronti dell’arte del proprio tempo e germi di partenza nella costruzione di collezioni artistiche, da cui sarebbero derivati grandi musei. E ancora oggi rappresentano l’elemento più caratteristico di tutto il complesso delle istituzioni culturali tedesche.

Ci rendiamo conto che non avrebbe senso cercare di trapiantare a Lainate esperienze sorte circa due secoli fa in un contesto culturale diverso. Tuttavia l’idea di un’associazione di cittadini che si prenda cura di uno spazio e di un progetto finalizzati alla sperimentazione e allo sviluppo creativo delle nuove generazioni costituisce un’oggettiva opportunità di impegno sociale per le imprese lainatesi, le associazioni di categoria e i cittadini interessati. Le ex piscine si prestano a questa funzione. Gli spazi seminterrati potrebbero ospitare un laboratorio fotografico, una piccola sala di sperimentazione musicale e di incisione, uno spazio cinematografico e teatrale. Il piano terra potrebbe accogliere un grande spazio polivalente (mostre, conferenze, etc.) e due piccoli spazi per laboratori creativi, collocando al piano superiore uffici e luoghi di riunione.

Frankfurter Kunstverein - FKV | Kunstverein, Steakhaus, Haus und garten

Modalità operative

Nel medioevo le nostre cattedrali sono state edificate grazie al contributo economico dei fedeli. Non è possibile replicare tale approccio civico a un bene pubblico come le ex piscine, individuando nel loro riuso possibilità di crescita formativa e di utilizzo creativo del tempo libero?

La realizzazione del progetto civico per il recupero delle ex piscine si dovrebbe basare su una campagna di crowdfunding che coinvolga enti territoriali (regione, città metropolitana, comune di Lainate), istituzioni bancarie e loro emanazioni filantropiche, imprenditori e associazioni di categoria lainatesi, singoli cittadini.

Anche la progettazione dovrebbe avere caratteristiche peculiari (qualità, autonomia energetica, interazione col contesto ambientale) utilizzando le modalità del concorso pubblico internazionale ad inviti. Essa infatti dovrà comprendere anche le aree esterne e la progettazione del verde, eventualmente da estendere agli spazi circostanti se di proprietà pubblica o di privati coinvolti.

Tale approccio potrebbe stimolare la partecipazione di professionisti, la cui fama costituirebbe un forte elemento di attrattività per gli sponsor.

Vengono immediatamente in mente per la sensibilità di approccio a temi analoghi Renzo Piano, Takeo Ando, Daniel Libeskind, Stefano Boeri, Rem Koolhass, lo stesso Michele De Lucchi, che ha progettato il vicino centro commerciale di Arese, così denso di rimandi alla tradizione lombarda.

La gestione operativa andrebbe affidata a un comitato scientifico, cui spetterà il compito di individuare, mediante concorso pubblico, un direttore artistico e i responsabili d’area, che potranno impegnarsi anche su base volontaria.

Le risorse economiche necessarie al funzionamento della struttura saranno reperite da attività commerciali (produzioni, vendita di opere d’arte o multipli; dalle tessere associative annuali dei cittadini aderenti (minimo euro 50,00/anno) che godranno di particolari vantaggi, come, ad esempio, l’acquisizione a prezzo scontato di opere d’arte; da enti pubblici e istituzioni private; da sponsor.

Le idee esposte sono una base di partenza, un inizio di confronto con l’amministrazione comunale e con i soggetti interessati. Esse prefigurano un confronto per la valorizzazione di tutte le infrastrutture culturali esistenti: la biblioteca di Lainate con previsione di un allungamento dei tempi di apertura attuali, la biblioteca di Barbaiana, la realizzazione di biblioteche “fai da te” a Grancia e nei luoghi dove i cittadini sentano il bisogno di dotarsi di spazi di socialità, la destinazione museale dell’intero compendio immobiliare di Villa Litta.

Anche gli eventi temporanei, come ad esempio le mostre attualmente ospitate in Villa Litta, non dovranno più avere un carattere episodico, legato alla spontaneità della domanda, ma essere un tassello di una programmazione culturale coerente che abbia come fine l’educazione alla bellezza, lo stimolo alla curiosità intellettuale, il piacere della riscoperta di mondi apparentemente lontani.

Antonio Zavaglia, 4 febbraio 2020

Politica Locale

La canonica della chiesetta di Sant’Andrea “consegnata” ai privati

Il bene tutelato dalla soprintendenza, verrà affidato con un bando lampo deliberato dalla giunta.

Già nel 2013 con una delibera di Consiglio comunale l’amministrazione intendeva assegnare una porzione della chiesetta di Sant’Andrea risalente al 1700, la parte della vecchia canonica, a una nota famiglia di Grancia, che ne aveva fatto espressa richiesta. Contestammo la procedura e depositammo un esposto alla Soprintendenza delle Belle arti. A seguito della nostra segnalazione la procedura era stata bloccata fino al 2019, quando la canonica della chiesa e l’intero contesto sono stati tutelati con uno specifico decreto della Soprintendenza.

Di seguito le dichiarazioni del nostro consigliere Andrea Pinna:

«Pensavamo che fosse stata messa la parola fine su questa vicenda invece poche settimane fa la vicenda si è riproposta con una nuova procedura attivata stavolta dalla Giunta comunale. Una volta venuto a conoscenza del bando mi sono attivato per cercare di bloccare l’iter senza esito positivo, chiedendo un sopralluogo urgente con la presenza di un consulente e con il sindaco e gli assessori alla Cultura e Lavori pubblici, che è avvenuto sabato scorso. Ho chiesto al sindaco per iscritto e verbalmente di procedere con l’annullamento del bando, ma la risposta è stata negativa».

«La giunta ha approvato un bando viziato e che catastalmente non considera una serie di importati elementi strutturali, di interferenze e non è stato, parrebbe, comunicato preventivamente alla Soprintendenza»

«Inoltre ci sono altri due elementi che rendono inaccettabile l’assegnazione per bando a privati: l’esistenza di un piccolo bagno che viene utilizzato in situazione di urgenza dai fedeli che frequentano la chiesa. In fine trovo scorretto il comportamento del sindaco che non si è neanche preoccupato di informare preventivamente la locale parrocchia di Grancia, visto che la chiesa viene utilizzata settimanalmente per funzioni religiose».


“Bisogna riportare la questione in consiglio comunale”

Auspichiamo che la questione ritorni in Consiglio comunale con una discussione e una delibera che impegni la Giunta Tagliaferro a sistemare, con interventi ordinari e straordinari del Comune, l’intero bene tutelato e ne affidi formalmente la gestione alla parrocchia, che già ne fa uso da anni. Gli spazi sistemati potrebbero essere il luogo giusto per esporre i beni mobili tutelati dallo stesso decreto della Soprintendenza. Qualsiasi altra procedura non ha senso e rischia di ingenerare criticità per qualsiasi ulteriore intervento manutentivo di un bene che ad oggi, per fortuna, è interamente proprietà dello stesso Comune. Altro questione del bando che stride è il subentro di eredi nella concessione del bene e nella destinazione d’uso riportata, che cita le previsione dello Statuto Comunale, ma che non tiene conto puntualmente del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

Ambiente, Politica Locale, Trasporti, Viabilità

Idee e proposte per una mobilità che sia davvero sostenibile

Nel Consiglio Comunale del 4 maggio è stato presentato dalle liste del Polo Civico un “Atto di indirizzo in tema di mobilità sostenibile e accrescimento della cultura cittadina di consapevolezza ambientale”. L’atto di indirizzo è in pratica un’indicazione che il Consiglio Comunale, quindi i rappresentanti eletti dai cittadini, fornisce al Sindaco e alla Giunta per il raggiungimento di un obiettivo.

Il Partito Democratico e Lainate Civica pur condividendo appieno l’obiettivo che il documento pone all’amministrazione comunale, ritengono che fornisca indicazioni troppo generiche. Sarebbe stato utile, fin da subito, discutere trasversalmente e individuare le priorità che è necessario indirizzare.

L’epidemia di Covid che stiamo vivendo sta portando stravolgimenti alla nostra vita che, per certi versi, potrebbe non tornare alla normalità, almeno non in tempi rapidi. Possiamo immaginare che ci sarà una fuga dal trasporto pubblico e la grande sfida è evitare che tutte queste persone ricorrano all’utilizzo dell’automobile privata perché altrimenti rischieremmo la paralisi totale.

Per questo motivo i commissari Marco Rimoldi e Ivan Roncelli, con spirito di piena collaborazione, hanno elaborato delle idee che intendono portare sul tavolo della discussione che inevitabilmente dovrà scaturire dopo l’approvazione di questo atto di indirizzo.

Lainate si trova all’interno di una delle aree più densamente abitata d’Europa, un’area composta da tanti comuni, urbanizzata come se fosse un’unica grande città; ne vive gli aspetti positivi ma ne subisce quelli negativi. Un aspetto negativo è senza dubbio quello della mobilità, gli spostamenti sono condizionati dal traffico automobilistico che impatta fortemente sui tempi di percorrenza, genera: stress, incidentalità, costi da sostenere e inquinamento dell’aria. Questi sono effetti collaterali che qualunque persona vorrebbe volentieri evitare.

Un PUMS (Piani Urbani della Mobilità Sostenibile) per la Città di Lainate

In linea di principio la soluzione ai problemi di mobilità è quella già tracciata nella letteratura di settore, in parte della legislazione più recente e soprattutto nei PUMS (Piani Urbani della Mobilità Sostenibile) di varie città, ovvero ridurre gli spostamenti in automobile a favore dell’uso di modalità di spostamento sostenibili.

Sul nostro territorio, in tema di mobilità, l’obiettivo da raggiungere è favorire gli spostamenti delle persone riducendo il traffico. La moderazione del traffico si pone l’obiettivo di cambiare le abitudini di mobilità dei cittadini, un cambiamento culturale basato sul pragmatismo: i cittadini potranno ridurre l’uso delle auto e di altri veicoli a motore, a favore di altre forme di mobilità se potranno contare sulla presenza di infrastrutture che gli consentano di viaggiare sicuri e veloci.

A maggior ragione in questa situazione di emergenza sanitaria ed economica occorre pensare a soluzioni che facilitino il distanziamento tra le persone, che facciano risparmiare denaro, che permettano di risparmiare tempo e ridurre gli sprechi, che ci mantengano in salute e che ci restituiscano qualità della vita.

Per il nostro territorio occorre ragionare su due livelli: gli spostamenti locali interni al nostro comune e gli spostamenti diretti altrove principalmente verso Milano.

Per gli spostamenti locali una soluzione è senza dubbio l’aumento dell’uso della bicicletta e della micro mobilità da parte della popolazione. La bicicletta può essere il mezzo adatto a tutte le persone, almeno per gli spostamenti fino a circa 10 km, la distanza per muoversi nel nostro comune e verso i comuni vicini.

Serve agevolare sempre di più la mobilità locale, favorendo l’uso della bicicletta in sicurezza, per i ragazzi che devono andare a scuola in autonomia, per i cittadini che devono recarsi sui luoghi di lavoro o che semplicemente devono svolgere commissioni o attività sul nostro territorio, significa alleggerire il traffico sulle vie interne del nostro comune, ridurre il numero di autoveicoli per le strade e di conseguenza renderle più vivibili  e restituire la bellezza dei luoghi alle persone.

Per gli spostamenti diretti altrove, distanze sono maggiori e la questione si complica un po’; la bicicletta e la micro-mobilità non possono tutto ma sicuramente possono dare una mano. Occorre costruire direttrici di collegamento con le ciclabili degli altri comuni, direttrici per spostamenti sicuri e rapidi con i principali luoghi di interscambio con altri mezzi quali treni, autobus e stazioni di car sharing per raggiungere distanze maggiori. A questo scopo, sistemi di bike e car sharing, elettrico, potranno integrare la presenza dei mezzi pubblici.

In entrambi i tipi di spostamento occorre puntare su infrastrutture adatte a ospitare questo tipo di mobilità, per renderla SICURA ed EFFICACE.

Un cambio coraggioso nell’approccio alla mobilità

A Lainate abbiamo bisogno di cambiare l’approccio finora seguito, queste infrastrutture non possono essere le ciclabili cosparse di barriere per attraversamenti e simili e nemmeno i marciapiedi dove far convivere pedoni, biciclette e micro-mobilità; le velocità delle due utenze sono troppo diverse, ciascuno deve poter muoversi efficacemente in sicurezza.

Le soluzioni efficaci ci sono:

  • marciapiedi per i soli pedoni
  • vere piste ciclabili o bike lane (veloci e dirette) dedicate a biciclette e micro-mobilità lungo le strade dove viaggiano le automobili e i camion a 50 km/h
  • introduzione di zone 30km/h nei centri cittadini, dove auto e biciclette possono condividere la sede stradale
  • miglioramento della segnaletica, installazione di stalli portabici che garantiscano la sicurezza

Tra l’altro non c’è nulla da inventare, basta copiare le migliore pratiche seguite nel Nord Europa e in moltissime città straniere e italiane che hanno deciso di percorrere questa scelta.

Politica Locale

Diamo Voce alle Buone Idee

Le commissioni comunali sono un potente strumento di contatto tra l’amministrazione e i cittadini.

Il regolamento delle commissioni comunali del Comune di Lainate assegna loro 

il compito di formulare progetti e proposte da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale tramite la Giunta Comunale.

Nonostante le sedute siano aperte al pubblico con diritto di parola, pochi cittadini lo sanno e utilizzano tale strumento per portare le proprie  proposte all’attenzione dell’Amministrazione Comunale.

Un punto importante del programma elettorale delle liste a sostegno della candidatura di Sara Rubino alle elezioni amministrative 2019 è l’intenzione di valorizzare le proposte dei cittadini e il dialogo con l’Amministrazione.

Le commissioni comunali sono quindi uno tra gli strumenti a disposizione per perseguire questo obiettivo:

Fare delle Commissioni Comunali le prime e concrete sedi per la partecipazione attiva della popolazione all’elaborazione, alla proposta e alla verifica di progetti di miglioramento costante della Città e della vita comune in essa.

Queste liste hanno così deciso di organizzare un momento di incontro in cui i commissari che ad esse fanno riferimento si mettono a disposizione dei cittadini per riferire quanto si è fatto nelle commissioni, per rispondere alle loro domande e per raccogliere le istanze da portare all’amministrazione attraverso le commissioni.

Martedì 12 novembre sì tenuto l’incontro “Diamo voce alle buone idee” presso la sede locale del Partito Democratico che ha portato ad un interessante confronto tra i cittadini intervenuti e i commissari, e anche tra i commissari stessi che seguono le varie Commissioni tematiche.
Visto il buon esito dell’iniziativa si è deciso di farlo diventare un appuntamento fisso a cadenza mensile.
Il prossimo incontro si terrà:


Martedì 10 dicembre
dalle 21:00 alle 22:30
Circolo PD Giancarlo Foi
via Don Garzoli 15, Lainate
Ecologia

Ecologia e Ambiente è ora di svoltare…

Lavorare per rendere l’ambiente in cui viviamo migliore non è solo un impegno da demandare ai governi o alle associazioni. Ogni Comune può fare molto, se usa bene le risorse, informa, coordina e incoraggia a cooperare i cittadini e le imprese che vi vivono e vi operano.

La Commissione Ecologia e Ambiente è il luogo dove i cittadini possono avanzare le loro proposte e promuovere iniziative che, concertate con l’Amministrazione Comunale, possono ottenere risultati migliori rispetto a qualsiasi polemica.

Il verde, pubblico o privato, se ben tenuto e reso accogliente può fare molto: per la nostra salute, per regolare il clima, per tutelare la biodiversità; e noi tutti possiamo fare molto di più per lui, se solo mettessimo insieme le risorse disponibili pubbliche e private per stimolare investimenti, diminuire i costi, aumentare i risultati e facilitare la fruibilità e la sicurezza di queste aree. Come prima proposta concreta proponiamo all’amministrazione comunale di aderire convintamente al progetto di forestazione urbana ForestaMI, progetto che ha l’obiettivo di piantumare 3 milioni di alberi nella Città Metropolitana di Milano entro il 2030.

Senza dimenticare che ecologia ed ambiente non riguardano solo il “verde”, ma ad esempio anche:

  • la gestione dei rifiuti, ora che abbiamo raggiunto buoni livelli di raccolta differenziata il prossimo obiettivo dovrà essere la riduzione dei rifiuti prodotti;
  • la riduzione dei consumi energetici e la promozione dell’utilizzo di fonti energetiche pulite e rinnovabili;
  • interventi strutturati in favore della mobilità sostenibile;

Nonostante l’importanza crescente di interventi in favore dell’ambiente, riteniamo che il programma amministrativo presentato dalle liste civiche sia insufficiente. Per questo motivo è necessario il supporto di tutti i cittadini per stimolare l’amministrazione Tagliaferro a fare di più di quanto promesso in campagna elettorale, anche Lainate ha bisogno di una vera svolta verde.

Nella presentazione delle linee programmatiche effettuata dal Sindaco nel Consiglio Comunale di fine ottobre è presente qualche progetto in più, progetti di cui seguiremo con attenzione l’implementazione.

Politica Locale

Dati statistici di Lainate: Qualche riflessione

1) La crescita della  popolazione si è arrestata
Il saldo naturale è negativo ed in progressivo aumento, la stabilizzazione della popolazione residente è determinato dall’emigrazione da altri comuni e dall’aumento degli stranieri.
Di fatto nuove edificazioni sul territorio non sono necessarie e  giustificate. Probabilmente non lo erano nemmeno prima, se si considera l’alto numero si immobili sfitti.
2) La popolazione invecchia e lo sta facendo con un ritmo considerevole
Dal 1991 al 2016 è raddoppiato il numero degli abitanti oltre i 65 anni dal 10,3,1 % al 21,1 %;
Fa impressione l’indice di vecchiaia che rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione, determinato dal  il rapporto percentuale tra il numero degli ultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. Ad esempio, nel 2016 l’indice di vecchiaia per il comune di Lainate dice che ci sono 144,5 anziani ogni 100 giovani mentre nel 2002 era di 96,5 a 100;
Ciò vuol dire che oltre ad una diminuzione della popolazione nel medio periodo dovremo risolvere e considerare concetti di smart city in visione decisamente diversa da quella che vengono rappresentati adesso.
3) Lainate non è un comune per giovani.
Diretta conseguenza del punto precedente, la media dell’età è passata in questi ultimi 15 anni da 39,6 a 43,8 mentre la popolazione sotto i 15 anni si mantiene stabile al 14,5 % (nel 1971 era il 26,6 % );
4) un dato economico fa riflettere ed è rappresentato dall’indice di dipendenza strutturale, il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni). Ad esempio, teoricamente, a Lainate nel 2016 ci sono 55,3 individui a carico, ogni 100 che lavorano mentre nel 2002 questo dato era sotto il 40;
5) aumentano gli stranieri e rappresentano circa  il 5% della popolazione comunale anche se è da notare che questo dato è decisamente inferiore sia a quello nazionale che a quello regionale (qui siamo praticamente alla metà). Tra gli stranieri le donne sono in netta maggioranza in considerazione del ruolo che svolgono in numerose famiglie lainatesi  e i giovani sotto i 15 anni rappresentano già l’8% del dato  complessivo dei coetanei. 
Politica Locale

Congresso di Circolo

Il Circolo “Giancarlo Foi” di Lainate rinnova la segreteria e il gruppo di coordinamento. Sara Rubino eletta nuovo segretario

Si è svolto domenica 29 ottobre il Congresso di circolo, con voto unanime degli iscritti presenti è stato eletto nuovo segretario Sara Rubino, il segretario uscente Marco Rimoldi ha assunto la carica di tesoriere.

Il coordinamento del circolo sarà inoltre composto da:
– Giovanni Borroni
– Ombretta Degli Incerti
– Roberta Gilardi
– Maurizio Fedeli
– Patrizia Virginia Pellegrino
– Gianluigi Baschirotto
– Simona Ferri
– Paolo Battaglia

Garanti:
– Aldo Tropea
– Ivan Longhi
– Paolo Battaglia

Il congresso si è tenuto in concomitanza con l’avvio di un percorso importante che nei prossimi mesi vedrà il Partito Democratico impegnato nelle elezioni nazionali e regionali. Due tappe fondamentali che precedono di non molto l’impegno per le Amministrative di Lainate del 2019.

Proprio in previsione di queste fondamentali tappe era importante che il circolo si dotasse di una squadra rinnovata con un forte mandato di iscritti ed elettori per il raggiungimento dei diversi obiettivi emersi nella discussione congressuale e nell’assemblea degli iscritti.

A livello regionale partiamo dall’esito del referendum sull’autonomia in cui si è sfiorato il 40% di partecipazione con il “Sì” al 95%. Il PD ha sempre creduto nell’opportunità di richiedere maggiore autonomia al governo, le ragioni del sostegno all’astensione erano legate all’inutilità del referendum. Anche a posteriori si conferma infatti che si è trattato soltanto di una grande campagna elettorale del Governatore Maroni, di fronte alla quale auspichiamo il nostro candidato, Gori, possa avviare un percorso forte mettendo in campo invece argomenti e contenuti che costituiscano un’alternativa sostanziale e credibile all’attuale Governatore.

A livello nazionale la situazione appare particolarmente complicata. In ogni caso, è bene ricordare i problemi che abbiamo di fronte su cui si dovrà misurare il futuro governo:

  • da una parte l’Europa. Il quadro politico europeo negli ultimi anni si è modificato così
    come i nostri rapporti con l’Europa. L’Italia dovrà continuare ad affermare il proprio
    ruolo a livello europeo con un dialogo aperto sui vari temi tra cui primario quello
    dell’immigrazione. Il Ministro Minniti sta portando avanti un lavoro importante con i Paesi di provenienza e con l’Europa, ma ci troviamo di fronte a partiti populisti che affrontano questo problema agendo sulla pancia e paure dei cittadini e non sulla necessità di gestire i flussi migratori.
  • In secondo luogo, il tema del consolidamento di una ripresa economica che fondi la competitività delle nostre aziende sulla qualificazione tecnologica e non su una politica di bassi salari, raccordando formazione e lavoro in particolar modo per i giovani.

Sono ragioni che richiedono tutto il nostro impegno e la nostra capacità di comunicare con le persone per garantire un successo del Partito Democratico.

L’obiettivo per le elezioni amministrative 2019 è quello di arrivare preparati con una squadra unita e che sia pronta ad affrontare un momento importante della nostra città, verranno individuate le priorità su cui lavorare fin da subito e altri obiettivi su cui riflettere in  prospettiva.

La nostra presenza in Consiglio Comunale è fondamentale. Oggi il nostro ruolo è di opposizione, un’opposizione costruttiva che sia portavoce delle proposte e delle idee
elaborate dal Circolo PD, con il contributo dell’associazionismo e dei cittadini.

Fondamentali anche le Commissioni Comunali, crediamo che debbano lavorare meglio incrementando la sinergia con il Consiglio Comunale e l’amministrazione. Proprio per questo motivo intendiamo rafforzare ulteriormente il contributo che nostri commissari dovranno fornire.

Nel rapporto con altre forze politiche del territorio e con le liste civiche di maggioranza la scelta del dialogo rimane l’unica via utile per conoscere e per confrontarsi.

Proseguiremo il percorso di rinnovamento e revisione del programma amministrativo in previsione delle prossime elezioni.

Permane come ulteriore obiettivo quello di avvicinarsi il più possibile alla cittadinanza portando all’esterno i nostri contributi.

Importantissima la sinergia con i livelli sovra comunali del partito avendo come obiettivo l’elaborazione di una strategia comune su temi fondamentali per la Zona Nord-Ovest e della Città Metropolitana.

Non possiamo non ricordare, infine, che la sede del PD è intitolata a Giancarlo Foi: il Congresso, nel ringraziarlo e nel salutarlo ancora, si augura di compiere un buon lavoro, orgogliosi di metterci la faccia proprio come ha sempre fatto Giancarlo.

Politica Locale

Nuovi bagni scuole: Tutto va ben, madama la marchesa?

In una recente intervista a “Settegiorni”, l’assessore Merli ha segnalato con soddisfazione il rifacimento, in soli tre mesi, di 94 servizi per le scuole cittadine, con un investimento da 800 mila Euro aggiungendo che “evidentemente un lavoro di questa entità non poteva non presentare problematiche durante il percorso” e di pazientare qualche giorno per la sistemazione di problematiche “che solo il massiccio collaudo degli utenti poteva evidenziare”.

Ricordiamo allora i fatti. L’anno scorso di questi tempi fu detto ai genitori che, essendo iniziato l’anno scolastico, non era stato possibile rifare la gara precedentemente annullata ma che entro agosto del 2017 il problema sarebbe stato risolto.
In effetti, la gara è stata espletata e i lavori sono stati dichiarati completati. Peccato però che gli utenti hanno trovato una brutta sorpresa: nei nuovi bagni colorati le acque di scarico, invece di andare nelle fogne, risalgono dal pavimento dei servizi ed i lavori ad oggi (inizio ottobre) sembrano ancora in corso.

Non possiamo non chiederci: è stato fatto un collaudo? Se sì, la responsabilità della Direzione Lavori, esercitata peraltro dall’Ufficio Tecnico di Lainate, è seria. Oppure, ancora peggio, è stata messa a disposizione degli utenti un’opera non collaudata.

Pretendere una verifica delle responsabilità di quanto accaduto significa “essere in mala fede o avere secondi fini”? O, semplicemente, rispettare i bambini, i genitori e gli operatori scolastici e i cittadini?
Noi pensiamo che l’Amministrazione debba rispondere non solo di “cosa” fa, ma anche di “come” lo fa.
Da opposizione che non si limita a lamentarsi ma vuole collaborare positivamente, ci sembra lecito chiedersi quale sia la causa di ciò che è accaduto.

Per questo motivo nel consiglio comunale del 28 settembre abbiamo presentato la seguente interrogazione:

 

Bilancio

Bilancio in Comune: La parola ai cittadini

Al via la fase finale del Bilancio in Comune, i cittadini potranno votare da venerdì 29 settembre a venerdì 13 ottobre il progetto preferito.

Arriva alla fase finale la prima edizione del Bilancio partecipato a Lainate. I cittadini sono ora chiamati a esprimere la loro preferenza tra i progetti ammessi, progetti presentati da associazioni o semplici cittadini.

I progetti ammessi sono 11 e possono essere consultati sulla pagina dedicata del sito comunale:

Bilancio in Comune

E’ possibile votare presso il PUNTO COMUNE di Lainate e di Barbaiana attraverso l’apposito modulo presentandosi con documento di identità valido. Possono votare tutti i cittadini lainatesi che abbiano compiuto 16 anni.

Buon voto a tutti.

Ricordiamo che l’iniziativa del Bilancio Partecipato ha visto il Partito Democratico tra i promotori dell’iniziativa, iniziativa che abbiamo poi sostenuto nel suo percorso di realizzazione.

Di seguito gli articoli precedenti sul Bilancio Partecipato:

Bilancio Partecipato – Una proposta per Lainate, per una politica più vicina ai cittadini

“La libertà è partecipazione”, ricordava nel 1972 Giorgio Gaber. Partecipare alle consultazioni che vengono proposte o manifestare pro o contro le scelte di chi governa, sono modi di esprimere ciò che pensiamo. Non c’è dubbio però che il modo migliore per provare a migliorare le cose è prendere parte fin dall’inizio alle scelte delle cose da fare con… Continue reading Bilancio Partecipato – Una proposta per Lainate, per una politica più vicina ai cittadini

Bilancio partecipativo: un’occasione da non sprecare!

Quest’anno c’è una novità nel bilancio comunale: 50.000 euro a disposizione per realizzare progetti proposti e scelti direttamente dai lainatesi. Si tratta del cosiddetto “Bilancio Partecipativo”, che per la prima volta verrà sperimentato anche a Lainate, partendo da una nostra proposta in Commissione Bilancio favorevolmente accolta dalla Giunta e approvata dal Consiglio Comunale. I cittadini di… Continue reading Bilancio partecipativo: un’occasione da non sprecare!