Asl Milano 1, si dimette subito il nuovo direttore sanitario rinviato a giudizio.

Pubblicato il 1 febbraio 2011 da Foscolo

Asl Milano 1, si dimette subito il nuovo direttore sanitario rinviato a giudizio.

(Corriere della sera ed Milano)

La sua nomina ai vertici dell’Asl di Milano 1 non è durata neppure 24 ore: Giovanni Materia ha firmato l’incarico di direttore sanitario in mattinata per poi dimettersi la sera stessa, dopo il rinvio a giudizio a Messina per abuso d’ufficio. È nuova bufera, dunque, sull’Asl che, con i suoi 73 comuni attorno a Legnano, è la più grande d’Italia e che sarà coinvolta nelle autorizzazioni ambientali legate all’Expo: da settimane sindaci e consiglieri regionali Pd, Udc e Lega contestano l’arrivo di Pietrogino Pezzano, designato direttore generale dalla giunta di Roberto Formigoni anche se fotografato, nell’ambito dell’inchiesta Infinito, in compagnia di due boss della ‘ndrangheta. Ma contro Pezzano oggi non risulta nessun avviso di garanzia. Invece, un provvedimento giudiziario ieri è costato il posto a Materia.

Il manager – appena ricevuta la notizia della decisione del gup di Messina Maria Teresa Arena di rinviarlo a giudizio – ha fatto un passo indietro. È imputato per presunte irregolarità in un concorso all’Istituto di Medicina del lavoro del Policlinico di Messina, di cui era direttore sanitario nel novembre 2005. Con lui sono stati rinviati a giudizio anche il rettore dell’Università di Messina, Franco Tomasello, la moglie Melitta Grasso, il presidente della Provincia, Nanni Ricevuto, l’ex presidente del Consiglio comunale, Umberto Bonanno, il docente di Medicina del Lavoro, Carmelo Abbate, il medico Concetto Giorgianni e la ricercatrice Giovanna Spatari.

Secondo la Procura gli indagati favorirono la vittoria dell’ex presidente del consiglio comunale, Umberto Bonanno, in un concorso facendo pressioni sulla commissione d’esami. La nota della Regione Lombardia che annuncia le dimissioni di Materia arriva dopo una giornata di polemiche, innescate anche da un’interpellanza urgente del Partito democratico (prima firma Vinicio Peluffo) al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, dove viene chiesto di fare chiarezza sulla vicenda. Non ce n’è stato il tempo. Materia ha deciso di dimettersi per evitare ogni clamore, anche perché la moglie, Peg Strano, è il prefetto di Lodi.

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