QUESTO ERA IL COMUNICATO CHE DOVEVA USCIRE SU “SETTEGIORNI” DEL 30.09.11

                                                Comunicato Stampa
A circa una settimana dall’arresto del Dott. Mauro Cattaneo, capogruppo del Popolo della Libertà in consiglio comunale, gli stati d’animo dei cittadini che hanno chiesto a noi informazioni riguardo la vicenda, sono gli stessi che abbiamo espresso sul Vs. settimanale la scorsa settimana.
Sconcerto per la notorietà delle persone coinvolte a Lainate, ricordiamo che nell’ambito della stessa indagine c’è anche l’arresto del Dott. Brambilla commercialista con studio a Lainate, anch’esso ai domiciliari.
Preoccupazione per la tradita convinzione che a Lainate certe cose non potessero accadere, che cose di questa portata potessero succedere solo nelle grosse città, dove spesso si fatica a sapere cosa capita al vicino di pianerottolo o a quello della casa di fronte.
Non a Lainate, dove basta andare al mattino in “paese” o al mercato del giovedì, per sapere vita morte e miracoli, di questo e di quello, a conferma del detto “il paese è piccolo e la gente mormora.
Preoccupazione, perché questa vicenda vede coinvolte persone che per il ruolo che ricoprono, dovrebbero essere garanti degli interessi dei cittadini (da ricordare che Cattaneo alle elezioni del 2009 ottenne il maggior numero di preferenze a Lainte) e non il contrario.
Non saremmo certo noi a dare in questo momento, giudizi di condanna o di assoluzione nei confronti di alcuno, perché spettano giustamente, ai giudici e alla magistratura, ma la vicenda che vede coinvolti due illustri esponenti del centrodestra, non può esimerci dall’esprimere un giudizio politico totalmente negativo.
Sulle scelte fatte dal CDA e dai soci (comuni), al momento dell’affidamento della quota del 25% di SMG a questa fantomatica SIGE, che nata da pochi mesi e con un capitale sociale di soli 10.000 Euro si presenta e mette sul piatto, qualcosa come 350.000 Euro (soldi che hanno poi velocemente ed in poco più di un’anno recuperato proprio con la truffa escogitata).
Parecchie perplessità per questo, ci sono anche sull’operato dell’attuale amministrazione comunale,che avrebbe dovuto vigilare su GESEM e di conseguenza su SMG, visto che il comune di Lainate è uno dei maggiori azionisti della stessa società.
Non si può liquidare la cosa come ha fatto qualcuno sulla stampa nazionale, dando responsabilità prettamente personali, ma è evidente che la questione deve avere necessariamente dei risvolti politici.
Per la figura e la notorietà del capogruppo del Popolo della Libertà, non può e non deve essere lasciata passare “come un qualcosa che non dovrebbe ma purtroppo è successo”.
Ci attendiamo, che nel consiglio comunale del 29, il Sindaco come garante dei cittadini, spieghi dettagliatamente la vicenda e dia garanzie ai cittadini truffati, per quanto hanno subito ma soprattutto per quanto legittimamente ci si aspetta, che non accada più.

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A VOI OGNI CONSIDERAZIONE ……………….

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