Manovra, Pd: Serve più equità, ecco come e dove intervenire

Manovra, Pd: Serve pi� equit�, ecco come e dove intervenire Politica     I democratici propongono modifiche su pensioni, casa, evasione, investimenti, da coprire con: maggiore prelievo sui capitali scudati, accordo fiscale con la Svizzera, vendita delle frequenze tv, recupero di misure sulla lotta al nero abrogate da Berlusconi

“Berlusconi ci ha portato a un centimetro dal fallimento, con il rischio di restare senza stipendi, senza pensioni e con le imprese e le famiglie al collasso. La manovra d’emergenza per evitare questo esito è inevitabilmente dura. Ma poteva essere più equa”. E’ la posizione del Pd sulla manovra, sintetizzata in una nota diffusa dall’ufficio stampa del partito. “Il Partito democratico – continua la nota – ha già imposto alcuni temi, come la tassazione dei capitali scudati, la tracciabilità nei pagamenti, l’abbassamento di un anno dei contributi previsti per le pensioni di anzianità (prima la manovra prevedeva 43 e 42), la copertura fino alla pensione dei lavoratori in mobilità. Ma non basta. Il Pd garantirà responsabilmente il proprio sostegno per evitare il fallimento, ma lavora per mettere, per quanto possibile, più equità nell’intervento deciso dal governo di emergenza presieduto da Mario Monti.

Quattro sono i temi sui quali intervenire, sia pure nel contesto di un iter parlamentare che si presenta come un sentiero molto stretto”.
Al primo punto, le pensioni: il Pd propone di “innalzare l’ammontare della pensione che sarà rivalutata in base al costo della vita; rallentare l’applicazione della riforma sulle pensioni di anzianità e tenere in debito conto la situazione dei lavoratori che hanno cominciato l’attività da giovanissimi e dei lavoratori anziani che hanno perso il lavoro”.

Secondo punto, la casa: “Innalzare la soglia di esenzione per l’Ici sulla prima casa, in modo da favorire i meno abbienti”.
Terzo, evasione: “Misure più concrete di lotta all’evasione fiscale”.
Al quarto punto, gli investimenti: i democrat chiedono “uno spazio nel patto di stabilità interno per permettere ai comuni di fare alcuni lavori, per esempio la messa in sicurezza e l’adeguamento ambientale ed energetico delle scuole.

Le risorse per fare questi interventi – sottolinea il Pd – si possono trovare con interventi strutturali e una tantum: irrobustire il prelievo sui capitali scudati (ora è appena l’1,5 per cento); fare rapidamente un accordo con la Svizzera per la tassazione dei capitali italiani nelle banche elvetiche, seguendo l’esempio di Usa e Germania; vendere le frequenze tv invece di regalarle ( in merito all’assegnazione delle frequenze televisive digitali va ricordato che il governo Berlusconi aveva deciso di cederle gratis a Rai e Mediaset invece di ricorrere ad un’asta pubblica, ndr); reintrodurre almeno una o due delle misure contro l’evasione fiscale approvate dal governo Prodi e abolite subito da Berlusconi”.

 

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