L’esempio del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa per uno Stato di diritto contro le mafie

dalla_chiesaMilano, giovedì 3 settembre 2015 ore 18.30, Piazza Diaz – Monumento al Carabiniere

Milano riconoscente ricorda il sacrificio di Carlo Alberto dalla Chiesa, Emmanuela Setti Carraro e Domenico Russo

L’esempio del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa per uno Stato di diritto contro le mafie

Intervengono

  • Nando dalla Chiesa, figlio
  • Rosario Pantaleo, consigliere comunale Comune di Milano
  • Carlo Smuraglia, presidente nazionale A.N.P.I.
  • Letture di Filippo Ughi accompagnate dal maestro Raffaele Kohler alla tromba
  • Coordina Giuseppe Teri, Libera

Cittadine e cittadini sono invitati a portare un fiore ed un pensiero da leggere o appendere

Il 3 settembre 1982 la mafia uccide a Palermo il prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa, sua moglie Emmanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo.
Non fu solo mafia: dalla Chiesa fu vittima di una convergenza di interessi. La sera stessa dell’eccidio la cassaforte in prefettura fu violata e le sue carte sparirono. Come poi succederà per i file di Falcone e l’agenda rossa di Borsellino. Dalla Chiesa era considerato dagli italiani l’eroe che aveva sconfitto il terrorismo, ma non piaceva al potere. Dopo un’intera vita dedicata a far vivere il senso dello Stato costituzionale, a Palermo fu abbandonato al nemico, fino alla morte.

Segreteria Libera Milano
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