Euroleghista Salvini: CACCIATO DAI PASSANTI IN PIAZZA DELLA SCALA.

IL PROVOCATORE LEGHISTA SALVINI, PROTETTO DALLA POLIZIA, CACCIATO IN PIAZZA DELLA SCALA DAI PASSANTI .

TENSIONE A MILANO, IN PIAZZA DELLA SCALA, DECINE DI CONTESTATORI NON ORGANIZZATI SI INDIGNANO PER L’UFFICIO MOBILE DEL  PADANO CHE CONTESTA L’UNITA’ D’ITALIA… GRIDANO “FUORI LA LEGA DALLO STATO” E INTONANO L’INNO DI MAMELI…A PROTEZIONE DEL PADANO SI DEVONO SCHIERARE I CARABINIERI IN ASSETTO ANTISOMMOSSA, IL BANCHETTO VIENE RIMOSSO E SALVINI MESSO IN SALVO DAGLI “ITALIANI” CHE LUI DISPREZZA

Momenti di tensione in piazza della Scala a Milano, nel giorno dei festeggiamenti per l’Unità d’Italia, dove il capogruppo della Lega al Comune, l’eurodeputato Matteo Salvini, ha organizzato “un ufficio mobile dove sta lavorando per raccogliere le segnalazioni dei cittadini”: di fatto, un modo per contestare la decisione di tenere chiusi gli uffici pubblici nel giorno della festa.
La solita provocazione del  leghista e secessionista che “con il tricolore si pulisce il culo”.
Ma stavolta è successo qualcosa di inedito: una trentina di cittadini hanno contestato animatamente il lavoro di una decina di esponenti e sostenitori del Carroccio al grido “fuori la Lega dallo Stato” e intonando l’Inno di Mameli.
Una protesta pacifica ma molto accesa, che ha costretto la polizia a schierare di fronte al banchetto un cordone di carabinieri in assetto antisommossa perchè la situazione stava per degenerare.
I contestatori erano semplici cittadini, giovani e anziani, che si sono via via ammassati all’ingresso della Galleria Vittorio Emanuele, dove si trova il banchetto, dopo le prime rimostranze verbali di alcuni milanesi che indossavano bandiere e coccarde tricolori.
Quindi non “centri sociali” o “comunisti” come delira solitamente Salvini, quando non è impegnato in rutti o in canzoni razziste contro i meridionali, ma cittadini di passaggio (come conferma anche la foto ).
Gente che ha cominciato a capire come ci si deve regolare per liberarsi della fogna razzista che sta inquinando le coscienze del nostro Paese, al di là delle appartenenze di origine.
Dopo momenti di tensione le forze dell’ordine hanno proceduto con la rimozione del banchetto e Salvini e suoi sono stati protetti dalle forze delll’ordine “italiane” durante la ritirata.
Ma il meglio Salvini doveva ancora darlo.
Ha infatti poi commentato che “questi contestatori si dovrebbero vergognare a usare il tricolore in quel modo”, definendoli squadristi.
Certo, lui il tricolore è notorio come ama usarlo, al posto della carta igienica.
Lui che gira con la maglietta “Padania non è Italia” è solo un clandestino in Italia, quindi non avrebbe diritto a percepire nessun stipendio da parlamentare italiano in Europa, nè gettoni comunali a Milano.
E la prossima volta, le forze dell’ordine “dei terroni italiani” non è giusto che proteggano un provocatore straniero.
Lo respingano  come Salvini ama fare con gli immigrati.
Il vero clandestino in Italia è solo lui.
http://destradipopolo.net/?p=3708

Lascia un commento