Accoglienza di richiedenti asilo: Chiarezza e Responsabilità

Facciamo chiarezza sulla delibera: “Misure territoriali per l’accoglienza di richiedenti asilo” approvata nell’ultimo Consiglio Comunale.

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Nel consiglio comunale del 28 ottobre, l’amministrazione ha portato in approvazione la delibera: Misure territoriali per l’accoglienza di richiedenti asilo: richiesta di finanziamenti al “Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo” , si tratta dell’attivazione della procedura, condivisa con altri 8 comuni del rhodense, per accedere al Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo (FNPSA) al fine di attivare servizi di accoglienza come previsti  dal Sistema di
Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), sistema che spieghiamo in dettaglio nel proseguo dell’articolo.

Innanzi tutto occorre chiarire alcuni aspetti a nostro giudizio fondamentali:

  • i progetti da attivare saranno dedicati a rifugiati e richiedenti asilo;
  • Il diritto d’asilo è garantito dell’art. 14 della Dichiarazione Universale dei diritti umani che recita “ogni individuo ha il diritto di cercare di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni”, e dalla nostra Costituzione art.10 comma 3, dove sancisce che: “lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge”. Stiamo parlando di tutelare diritti internazionalmente riconosciuti, come Partito Democratico riteniamo che sia corretto comunità di Lainate faccia la sua parte, tanto più che l’adesione al programma sarà vincolata all’adesione volontaria di privati e associazioni. Non è ammissibile che si cerchi di far passare questa iniziativa per qualcosa di diverso.
  • stiamo parlando di soluzioni di accoglienza diffusa, ovvero accoglienza di piccoli gruppi di richiedenti asilo in strutture distribuite sul territorio. Si stima l’arrivo di qualche decina di migranti da distribuire su un territorio con una popolazione di circa 150.000 abitanti. Soluzione di gran lunga preferibile a centri di accoglienza con una grande concertazione di migranti, come si era ipotizzato ad esempio per il campo base di Expo. Soluzioni, queste ultime che si possono generare problemi di gestione e di sicurezza.
  • Per quanto riguarda lo spauracchio dell’insicurezza, sbandierato anche da alcune figure politiche locali, riteniamo che proprio una mancata gestione di questi fenomeni possa favorire il proliferare di situazione di degrado e diffusa insicurezza per i cittadini. E’ fondamentale a nostro giudizio separare il problema del degrado delle periferie urbane e dell’aumentata percezione di insicurezza dalla gestione dell’accoglienza per i richiedenti asilo. Si tratta di fenomeni complessi che è necessario gestire e non cavalcare a fini di propaganda politica. Occorre informare in modo chiaro e trasparente la cittadinanza.
  • condividiamo l’esigenza dei cittadini ad essere informati, proprio per questo motivo occorrerà una verifica e una condivisione dei progetti che da realizzare, starà infatti al modo in cui avverrà l’accoglienza ad evitare che i luoghi di sua concretizzazione non diventino anche luoghi di emarginazione ma di proficua integrazione, che permetta agli accolti di contribuire attivamente al loro sostentamento ed al recupero della loro dignità di cittadini, dignità che è indispensabile per evitare i fenomeni degenerativi che l’emarginazione favorirebbe.

Proprio sulla base di tali considerazioni il nostro voto in Consiglio Comunale è stato favorevole. Di seguito la dichiarazione di voto del nostro capogruppo.

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Per chi volesse ulteriormente approfondire, di seguito pubblichiamo qualche informazione in più sul Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati e un video informativo.

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Con le risorse messe a disposizione dal ministero vengono finanziati molti progetti degli enti locali destinati all’accoglienza per i richiedenti asilo, rifugiati e destinatari di protezione sussidiaria.
Parallelamente alle politiche migratorie, si realizza nel nostro Paese un sistema di accoglienza che vede al centro la rete degli enti locali che realizza progetti di “accoglienza integrata” sul territorio: il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR).

Per attivare il sistema, gli enti locali possono utilizzare le risorse finanziarie messe a disposizione dal ministero dell’Interno attraverso il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. Con questo strumento, vengono assegnati contributi in favore degli enti locali che presentino progetti destinati all’accoglienza per i richiedenti asilo, rifugiati e destinatari di protezione sussidiaria.

Il Sistema di protezione è caratterizzato da:
• il carattere pubblico delle risorse messe a disposizione e dagli enti responsabili dell’accoglienza, e dal governo centrale secondo una logica di governance multilivello;
• la partecipazione volontaria degli enti locali alla rete dei progetti di accoglienza;
• politiche sinergiche sul territorio con i soggetti del terzo settore che contribuiscono in maniera essenziale alla realizzazione degli interventi.

I progetti di accoglienza, presentati sulla scorta di appositi bandi, sono sottoposti all’esame di una Commissione di valutazione composta da rappresentanti del ministero dell’Interno, da un rappresentante dell’Associazione nazionale comuni italiani (ANCI) e da un rappresentante dell’Unione delle province d’Italia (UPI). Compongono, inoltre, la Commissione un rappresentante dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR) ed un rappresentante delle Regioni.
Il ministero dell’Interno fornisce le linee guida, dove sono specificati i criteri e le modalità di presentazione delle domande per l’accesso degli enti locali fino alla ripartizione annuale del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo.

Coordinamento
PD Città di Lainate