Il Pasticcio del Nido comunale…e l’affanno delle rettifiche dell’assessore

Il PD ha recentemente presentato un’interrogazione con risposta scritta in merito al trasferimento di tre educatrici del nido presso altri servizi comunali tra cui la coordinatrice della stessa struttura. L’interrogazione aveva anche lo scopo di informare l’opinione pubblica lainatese sulla modalità e sulla tempistica con cui è stata fatta questa scelta  che riteniamo determini forte discontinuità al servizio educativo già consolidato dall’ambientamento dei genitori, degli educatori e dei piccoli. Considerato inoltre il ruolo della Coordinatrice, a cui fa capo la progettualità ed il coordinamento di tutto il personale, è impossibile non chiedersi “dove esiste una Amministrazione che ponga in essere tre mobilità nello stesso tempo”? inoltre “tale scelta di fatto non prelude a qualche altra non meglio definita operazione futura”? Le risposte a caldo date in Consiglio e riportate sulla stampa da parte dell’Assessore Scaldalai ci hanno lasciato oltre modo stupefatti, Fermo restando che non ha senso per un’Amministrazione che vuol garantire un adeguato livello di servizio accettare in blocco di rimuovere da esso, in un’unica soluzione e in corso d’anno una coordinatrice e due operatrici di provata esperienza senza pianificare ne gradualità ne affiancamenti”, sarebbe interessante sapere in primo luogo che data siano state presentate e protoccalate le domande ufficiali e come mai si sia dato loro corso a metà anno educativo. Secondo il PD quanto addotto è l’ennesimo tentativo dell’Amministrazione di andare verso una esternalizzazione di fatto del Servizio nidi reclutando personale di cooperative esterne. Sarebbe opportuno in primo luogo capire se esistono davvero queste richieste ufficiali di spostamento da parte delle educatrici verso altri uffici. Fermo restando che anche in quel caso, ancora da verificare, non ha senso per un’Amministrazione che vuol garantire un adeguato livello di servizio accettare in blocco di rimuovere da esso, in un’unica soluzione e in corso d’anno una coordinatrice e due operatrici di provata esperienza senza pianificare ne gradualità ne affiancamenti. In secondo luogo, appare assurdo sostenere che il provvedimento non cambia nulla, essendo a differenza zero in termini meramente numerici. Invece qualcosa è cambiato: viene meno la gestione del nido con personale regolarmente assunto in nome di una politica di razionalizzazione del personale che vede come primo agnello sacrificale il nido comunale. Il PD ritiene infatti che la qualità del servizio ed il pieno soddisfacimento della domanda generata dal cospicuo numero di nascite che si registrano a Lainate (circa 400 all’anno)  a fronte della carenza di offerta sul territorio,  debbano essere la priorità per chi amministrerà Lainate. Il Comune nei conti è riuscito a spendere cifre ragguardevoli per sistemare i centri sportivi ed impegnarsi per una nuova piscina e non è riuscito a fare un asilo nido per risolvere i problemi delle famiglie che spendono ingenti somme per mandare i loro piccoli in nidi privati o dai sempre disponibili nonni. Riteniamo che la scelta di questa Amministrazione di andare di fatto verso una esternalizzazione del servizio non sia certo “uno spazio di miglioramento” come dichiarato  dall’Assessore e di fatto e di fatto abbia condizionato negativamente in questa direzione anche chi amministrerà il nostro Comune negli anni a venire.

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