Quirinale, Marini flop ma non si ritira

Nulla di fatto nella prima votazione per l’elezione del presidente della Repubblica: Franco Marini non è arrivato al quorum di due terzi necessario, fermandosi poco oltre la maggioranza assoluta. Franchi tiratori dal Pd e probabilmente anche dal Pdl e da Scelta Civica. Un risultato che cambia le carte in tavola già da oggi pomeriggio, spingendo i partiti a puntare sulla scheda bianca alla seconda votazione, e che ha acuito la spaccatura nel Pd. Ma è proprio da Matteo Renzi, che ieri ha dichiarato apertamente la sua contrarietà all’accordo trovato da Bersani e Berlusconi, che arrivano segnali di un possibile ricucitura. Il sindaco di Firenze sarà questa sera a Roma per incontrare il segretario e arrivare a una soluzione condivisa. Rodotà al secondo posto. Come previsto Stefano Rodotà si è piazzato secondo con 240 voti. A favore della sua candidatura si è mobilitata parte dell’opinione pubblica. La base del Pd ha organizzato una protesta in piazza Montecitorio con un sit-in “contro Marini e il patto con il Pdl”, creando un gruppo su Facebook che ha già raccolto più di 5 mila adesioni. Nel corso della manifestazione alcuni attivisti hanno bruciato le tessere del partito.

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