Sepolti da una risata

Merkel e Sarkozy, siparietto su Berlusconi. Credibilità a pezzi

Solo diciannove secondi. A due terzi buoni della conferenza stampa congiunta di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, una giornalista francese chiede dell’incontro mattutino con Berlusconi, delle richieste all’Italia e delle risposte ottenute. Già mentre la reporter argomenta il quesito, l’uomo dell’Eliseo ammicca, annuisce, ondeggia, come un attore consumato che pregusta la battuta. Sorride tre volte. Guarda la cancelliera e nel breve silenzio che segue la domanda, la fissa negli occhi con lo sguardo da cucciolone, cerca l’intesa e quando la trova, libera la risatina diabolica che ormai gli spunta sulle labbra. Si lascia andare allora anche la tedesca, seguita a ruota dall’intera sala, giornalisti di ogni nazionalità. Una risata immensa, uno sberleffo pesante, mai visto a Bruxelles quando un leader parla di un altro leader. «Eravamo insieme», riprende il presidente francese, come per giustificare il suo teatrino. Diciannove secondi che hanno spazzato via ogni residua credibilità internazionale del governo Berlusconi

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