Nuovo Ulivo, forse è la volta buona

da : http://www.paneacqua.eu/notizia.php?id=18613

Alla fine ce l’hanno fatta ad incontrarsi. L’occasione è la festa dell’Idv. La location è il palco di Vasto. E’ qui che dopo annunci, smentite e contro smentite finalmente Bersani, Vendola e Di Pietro hanno incrociato gli sguardi e le parole. Non sono tutte rosa e fiori, ma il primo scoglio verso l’unità d’intenti e di programma è superato e il bilancio è positivo

Pierluigi Bersani, Antonio Di Pietro e Nichi Vendola, assieme sul palco della festa dell’Idv, snocciolano ciascuno la propria proposta per dar vita ad una alleanza di centrosinistra. Ma il leader di Sel chiede di stare tutti uniti sul palco della manifestazione di piazza Navona del prossimo 1 ottobre. Di Pietro, nella veste di premurosissimo padrone di casa, è il primo a non sottrarsi, mentre Bersani cerca di spostare la questione sul programma. E l’ex pm accoglie subito anche questa proposta.
“Abbiamo bisogno di metterci insieme e convocare una grande manifestazione – esordisce Vendola – che altro dobbiamo attendere? E’ urgente che noi diamo un messaggio al Paese di una alternativa possibile. A Bersani e Di Pietro dico che sarei molto felice se prendessero la parola in piazza il 1 ottobre. Cominciamo a costruire, non nelle segrete stanze, un programma, che e’ un popolo che cammina, una serie di idee chiare”. Ma Bersani rilancia con una manifestazione programmatica: “Io vedo una manifestazione insieme ma quando ci fanno la foto non di quelli che protestano ma di quelli che hanno un progetto per il Paese. La cosa più urgente che vedo è una iniziativa programmatica per dire che sui punti delicati c’è la sintesi e c’è una squadra. Oggi Berlusocni è al 24 per cento dei consensi, ma ora il nostro problema ècosa facciamo noi per il Paese”. Poi, apre lo spiraglio tanto atteso dai militanti del centrosinistra: “troveremo il modo di incrociarci sui palchi, ma per me la questione è un’altra, dobbiamo iniziare con il risolvere alcuni problemi” sul programma.

Dunque la road map per il nuovo Ulivo è chiara: superare le divisioni, realizzare un progetto, poi individuare la coalizione, definire i meccanismi di partecipazione e poi scegliere la squadra di combattimento. Ma con una premessa ben precisa: “Mai più commettere gli errori del passato, non faremo più l’Unione”. E’ stato Enrico Mentana, moderatore, a sollecitare il giudizio dei tre leader sul percorso tracciato dal segretario del Pd per una convergenza: seminario programmatico entro 100 giorni, individuazione di 10 punti di programma, primarie.

Bersani quindi apre a un’alleanza con Sel e Idv, ma allo stesso tempo non chiude le porte al Terzo Polo: benvenga chiunque condivida il progetto e il programma. Perché quella che “abbiamo davanti non sarà una fase di passaggio ma di ricostruzione del Paese – avverte il segretario del Pd – e allora dobbiamo fare una proposta aperta a tutte le forze politiche moderate. E se Casini non lo capisce, poi ci sono gli elettori”.
“Davanti a una proposta che dice che stiamo al bipolarismo, ma in una situazione come questa, perché l’Italia è nei guai e la gente ci chiederà, dove ci portate? Non ho in mente solo Casini, ci sono movimenti civici, personalità, tante forze sane che si sono rotte le scatole di Berlusconi. Se poi non verranno, questo da’ forza al nostro messaggio”.
Il leader democratico ha sottolineato: “In nessun caso le alleanze si fanno a qualsiasi prezzo. Noi dobbiamo preservare il messaggio di fondo, il Paese è nei guai. Dobbiamo fare un appello molto largo, essere il motore di una speranza italiana”.
“La strada è condivisa -ha detto Di Pietro-. Il programma non è che lo dobbiamo cercare con il lanternino, c’è già nelle cose che diciamo ogni giorno. C’è un idem sentire e c’è impegno di Idv: non è più il tempo solo dell’opposizione”.

A stretto giro il “no grazie” di Casini: “Non credo alla politica delle nostalgie, vedo che c’è chi ha nostalgia dell’Ulivo. Quella stagione è fallita perché quell’equilibrio politico non è in grado di rispondere alle emergenze italiane”. Chiarezza è fatta. L’udc può (e deve) essere archiviato. E’ ora di ripartire.

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