Gelmini/Tremonti: l’importante …. é tagliare …. dove capita !

Gelmini/Tremonti: l’importante …. é tagliare …. dove capita !Pubblicato il 10 febbraio 2011 da Fabio18

La battaglia delle gite scolastiche lo sciopero dei prof divide gli studenti

Sospeso un viaggio su tre. Gli insegnanti: “Troppe responsabilità e ci hanno anche tolto la diaria. Meglio restare in classe”. Gli albergatori: danni per oltre 100 milioni

La battaglia delle gite scolastiche lo sciopero dei prof divide gli studenti

QUEST’ANNO la scuola non parte. Né per un giorno, né per il weekend. Niente città d’arte, né parchi a tema, figuriamoci Parigi e Barcellona. La protesta dei “prof” contro il ministro Gelmini  –  che con gli 8 miliardi di tagli all’Istruzione ha cancellato anche l’indennità di trasferta all’estero, 12 euro a docente –  mantiene le promesse autunnali. Una scuola su tre, e dentro le singole scuole una classe su tre, nella stagione 2011 non porterà i ragazzi in gita scolastica. È un diluvio di no.

La direttrice del Museo Egizio, Eleni Vassilika, quest’anno ha registrato un calo dei biglietti per studenti dell’otto per cento e ha scritto una lettera alla Gelmini: “Non potete consentire ai genitori di accompagnare le classi?”. Per tentare di arginare le defezioni, il governatore leghista Roberto Cota ha deciso di sostenere con un bonus economico le scuole piemontesi che realizzeranno viaggi d’istruzione e gemellaggi culturali. Ha avuto poca fortuna, fin qui: gli scioperi della gita sono stati proclamati anche a Biella e a Novara.

I “prof” d’Italia stanno boicottando tutte le attività extra: gruppi sportivi, feste di fine anno, persino gli approfondimenti pre-universitari. Spesso contro la volontà di una fetta di studenti.

Lo sciopero delle gite si sente, albergatori e agenzie di viaggio alzano l’allarme. I “viaggi scolastici” muovono un milione e 300 mila studenti ogni anno e valgono 370 milioni di euro. Il calo dei fatturati, nel 2011, è valutabile attorno al 35%: centotrenta milioni, un disastro in appendice alla crisi strutturale. Agenzie di viaggio di Milano e Rimini si sono offerte di pagare la diaria ai “prof”: non è bastato. Ezio Moretti, amministratore di Caravantours, racconta: “Oggi contiamo duecento gruppi di studenti in meno e a fine maggio saranno ottocento. Una perdita di 5 milioni di euro, un quinto del nostro fatturato. Abbiamo provato a far capire ai sindacati che così si mette a rischio un settore, niente. Abbiamo chiesto un intervento al ministro Brambilla, neppure ci ha risposto. Lavoro da trent’anni con professori e studenti, così male non è mai andata”.

da: Repubblica.it del 10.02.11

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